MM
martedì 30 novembre 2010
Chi ci ha fregato
Ci ha fregato il benessere. La generazione che l’ha toccato per prima si è illusa che fosse eterno, inalienabile. Invece era stato conquistato dai padri con sofferenza e sacrificio. Così l’ha dissipato senza trovare la formula per rinnovare il miracolo e gli eredi di quel gruppo umano, hanno deluso le aspettative ad ogni livello. Gente senza carattere, priva di ambizioni, sommamente pretenziosa e basta
lunedì 29 novembre 2010
Umanità
ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…
giovedì 25 novembre 2010
Se esiste la padania
Se esiste la Padania allora esistono anche il Granducato delle Supercazzole e il Regno di Berlusconia Superiore. Crederci non costa nulla.
"Sulle note riarrangiate di “Sarà perché ti amo” si visualizza un collasso dell'immaginario leghista; una canzone che rappresenta la confusione tra culture vere e nazioni inesistenti, posture da bulli e atteggiamenti da leader, integrazione tra culture e ansia del diverso, mitologie nordiche e figurine panini, polenta e cous cous. Confusione tipica dell'immaginario del popolo verde… verde di rabbia… di carnagione da nebbia… di tossine da inquinamento. Se possiamo dire la nostra ... al termine Padania si può far riferire una cultura e diverse identità, che è ben diverso che definirla una nazione oppressa..."
Testo di Carlo Besana adattato a “Sarà perché ti amo” di Pupo, Pace e Farina (1981) / Voci soliste e coro : Serafina Manna e Carlo Besana.
Ho un mappamondo / E cerco la Padania
Qui c'è l'Olanda / Più sotto la Germania
Poi scendo ancora / ma siamo già in Romagna
Più su l'Emilia / ‘ndo cazzo è sta Padania
Mi prendo un libro / di storia e geografia
Trovo l'Italia / Ed anche l'Algeria
C'è la Brianza / Proprio la terra mia
Ma la Padania / Non si sa dove sia…
Ma la Padania ‘ndo sta? /Chi l'ha inventata si sa
E l'ha inventata perché / Non si può essere un re
Senza un regno perciò / S'inventa una nazione
Col mito di Albione / E non sai manco cos'è...
Ma la Padania ‘ndo sta? / Proprio nessuno lo sa
E sarà forse perché / Tra i polentoni lì c'è
Sempre un nebbione che / Ti viene la depressione
Ed altro che Albione! / Che non san manco cos'è...
Continua il gioco / Non è poi così strano
Se non hai storia / La inventi piano piano
Ci vuole un fiume / Sacro come quello indiano
Ed un guerriero : / l'Alberto da Giussano
Ci vuole un inno / colore un po' verdiano
ed una lingua / ma non è l'italiano
e pure l'urlo / ”alura pota pota”
dio mio che orrore / lo urla anche una trota!".
"Sulle note riarrangiate di “Sarà perché ti amo” si visualizza un collasso dell'immaginario leghista; una canzone che rappresenta la confusione tra culture vere e nazioni inesistenti, posture da bulli e atteggiamenti da leader, integrazione tra culture e ansia del diverso, mitologie nordiche e figurine panini, polenta e cous cous. Confusione tipica dell'immaginario del popolo verde… verde di rabbia… di carnagione da nebbia… di tossine da inquinamento. Se possiamo dire la nostra ... al termine Padania si può far riferire una cultura e diverse identità, che è ben diverso che definirla una nazione oppressa..."
Testo di Carlo Besana adattato a “Sarà perché ti amo” di Pupo, Pace e Farina (1981) / Voci soliste e coro : Serafina Manna e Carlo Besana.
Ho un mappamondo / E cerco la Padania
Qui c'è l'Olanda / Più sotto la Germania
Poi scendo ancora / ma siamo già in Romagna
Più su l'Emilia / ‘ndo cazzo è sta Padania
Mi prendo un libro / di storia e geografia
Trovo l'Italia / Ed anche l'Algeria
C'è la Brianza / Proprio la terra mia
Ma la Padania / Non si sa dove sia…
Ma la Padania ‘ndo sta? /Chi l'ha inventata si sa
E l'ha inventata perché / Non si può essere un re
Senza un regno perciò / S'inventa una nazione
Col mito di Albione / E non sai manco cos'è...
Ma la Padania ‘ndo sta? / Proprio nessuno lo sa
E sarà forse perché / Tra i polentoni lì c'è
Sempre un nebbione che / Ti viene la depressione
Ed altro che Albione! / Che non san manco cos'è...
Continua il gioco / Non è poi così strano
Se non hai storia / La inventi piano piano
Ci vuole un fiume / Sacro come quello indiano
Ed un guerriero : / l'Alberto da Giussano
Ci vuole un inno / colore un po' verdiano
ed una lingua / ma non è l'italiano
e pure l'urlo / ”alura pota pota”
dio mio che orrore / lo urla anche una trota!".
Carlo Besana
Fonte www.beppegrillo.it
domenica 21 novembre 2010
giovedì 18 novembre 2010
Elenco di risposte stronze - 2
Per la destra è bello, nonostante tutto, essere italiani.
Ah si? E' per questo che se hanno bisogno, vanno in ospedali all'estero?
Perché è un piccolo privilegio, perché a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia.
E quando si votano i tagli alla cultura, o quando crolla la casa dei gladiatori, da destri diventano sinistri?
Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l’Italia e aver fiducia negli italiani: nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi.
Mr B più che l'Italia ama le Italiane, in compenso e' solidale e generoso con le nipoti da parte di chiunque... e poi ha già pensato al futuro dei figli...
Perché per la destra sono innanzitutto generosi i militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno – e gratis – fanno volontariato per aiutare gli anziani, gli ammalati, i più deboli.
E per la destra sono solidali e quindi meritevoli di apprezzamento le tante imprese e le tante famiglie che danno lavoro agli immigrati onesti i cui figli, domani, saranno anch’essi cittadini italiani, perché la patria – da qualche tempo non è più soltanto la Terra dei Padri.
Ma oggi, nel 2010, per crescere insieme, per essere davvero unito, per sentirsi una comunità nazionale, il nostro popolo non può contare solo sulla sua proverbiale, generosa laboriosità: gli italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste. Per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri.
Ma in questi 20 anni dov'e' stato?
Per la destra lo stato deve essere efficiente, ma non invadente. Deve spendere bene il denaro pubblico, senza alimentare burocrazie e clientele.
E infatti rete4 si e' retta perchè l'ho fatta reggere io.
Per la destra è lo stato – e solo lo stato – che deve garantire che la legge è davvero uguale per tutti, che deve combattere gli abusi, il malcostume, che deve valorizzare l’esempio degli italiani migliori.
Ed ha ragione, infatti le leggi Maccanico/Cirami/Cirielli/Alfano eccetera eccetera eccetera
Per questo, ad esempio, per la destra, si dovrebbe insegnare fin da scuola ai più giovani che due magistrati come Falcone e Borsellino sono davvero degli eroi, perché sarà grazie al sacrificio loro e di tanti umili servitori dello stato che un giorno la nostra Italia sarà più pulita, più libera, più bella.
E che poi di nascosto bisogna avere un bel giardiniere eroe anche lui, almeno per 16 anni....
Perché sarà un’Italia più responsabile, più attenta al bene comune, più consapevole della necessità di garantire che chi sbaglia paga, prima o poi, e chi fa il proprio dovere viene premiato.
Ah si?
La destra sa che senza l’autorevolezza e il buon senso delle istituzioni, senza l’autorità della legge, senza una democrazia trasparente ed equilibrata nei suoi poteri, non c’è libertà, ma solo anarchia, prevalenza dell’arroganza e della furbizia, a tutto discapito dell’uguaglianza dei cittadini.
Ah si?
Per la destra l’uguaglianza dei cittadini deve essere garantita nel punto di partenza, al nord come al sud, per gli uomini come per le donne, per i figli degli imprenditori come per i figli degli impiegati e degli operai. Da questa vera uguaglianza, l’uguaglianza delle opportunità, la destra vuole costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente.
Ah si?
La destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio, viene pagato di più; un paese in cui chi studia va avanti; un paese in cui chi merita ottiene i maggiori riconoscimenti.
Quindi i parlamentari lavorano di più e meglio??????
Insomma, la destra vuole un’Italia che ha fiducia nel futuro, perché – a ben vedere – ha fiducia in se stessa. E non la dobbiamo costruire dal nulla: questa Italia migliore c’è già. Dobbiamo soltanto far sentire la sua voce, la sua voce profonda. E anche questo è il compito della destra.
Ah si?
mercoledì 17 novembre 2010
Elenco di risposte stronze - 1
La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli, puoi fare davvero un mondo migliore per tutti.
Si ma non serve strappare gli occhi ad un africano per fare un mondo migliore.
Abbiamo la più bella costituzione del mondo, la si difende ogni giorno e il 25 aprile si fa festa.
Nessuno può star bene da solo: stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco, l’economia non gira, perché l’ingiustizia fa male all’economia.
Ed anche i politici!!
Si vuole un mercato che funzioni, senza monopoli, corporazioni, posizioni di dominio, ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l’istruzione, la sicurezza.
La politica, i politici, i politicanti, i portaborse e questa cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia....
Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo solo chi un lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona: sempre.
C’è un modo per difendere la fede di ciascuno, per garantire le convinzioni di ciascuno, per riconoscere la condizione di ciascuno. Questo modo, irrinunciabile, si chiama laicità.
O abolizione dei patti lateranensi
Per guidare un’automobile – che è un fatto pubblico – ci vuole la patente – che è un fatto privato. Per governare – che è un fatto pubblico – bisogna essere persone per bene, che è un fatto privato.
Per andare al cesso, che e' un fatto privato, ci vuole da mangiare. Per riempire l'italia di merda ci vogliono i due poli che e' un fatto pubblico.
Chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace senza ovvie violenze e deve combatterle contro la pena di morte, la tortura, ogni altra sopraffazione fisica o morale e ogni illegalità.
Essere progressisti significa combattere l’aggressività che ci abita dentro, quella del più forte sul più debole, dell’uomo sulla donna, di chi ha potere su chi non ne ha. E prendere la parte di chi ha meno forza e meno voce.
Si ma non serve strappare gli occhi ad un africano per fare un mondo migliore.
Abbiamo la più bella costituzione del mondo, la si difende ogni giorno e il 25 aprile si fa festa.
Poi ce la dimentichiamo e permettiamo a tutti di calpestarla
Passata la festa gabbato lu santo
Nessuno può star bene da solo: stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco, l’economia non gira, perché l’ingiustizia fa male all’economia.
Ed anche i politici!!
Si vuole un mercato che funzioni, senza monopoli, corporazioni, posizioni di dominio, ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l’istruzione, la sicurezza.
La politica, i politici, i politicanti, i portaborse e questa cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia....
Meno male che ci siete voi, altrimenti chissà cosa avrebbe fatto Mediaset
Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo solo chi un lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona: sempre.
A si? e quando comincia a lavorare questa sinistra? quando fa passare lo scudo fiscale?
Davanti ad un problema serio di salute non ci può essere né povero né ricco né calabrese, né lombardo, né marocchino.....
meno male che c'e' la bossifini (eh eh eh)
L’insegnante che insegue un ragazzo per tenerlo a scuola è l’eroe dei nostri tempi: indebolire la scuola pubblica vuol dire rubare il futuro ai più deboli.
E dov'eri quando Berlinguer (Luigi) la smantellava?
E dov'eri quando Berlinguer (Luigi) la smantellava?
Dobbiamo lasciare il pianeta meglio di come l’abbiamo trovato perché non abbiamo il diritto di distruggere quello che non è nostro e l’energia va risparmiata e rinnovata sgombrando la testa da fanta-piani nucleari.
Anche rubare le battute alle suore non e' bello.
Se devo morire attaccano per mesi a 1000 mesi non può deciderlo il parlamento, perché un uomo resta un uomo con la sua dignità, anche nel momento della sofferenza e del distacco.
Massì che anche al B. toccherà...
C’è un modo per difendere la fede di ciascuno, per garantire le convinzioni di ciascuno, per riconoscere la condizione di ciascuno. Questo modo, irrinunciabile, si chiama laicità.
O abolizione dei patti lateranensi
Per guidare un’automobile – che è un fatto pubblico – ci vuole la patente – che è un fatto privato. Per governare – che è un fatto pubblico – bisogna essere persone per bene, che è un fatto privato.
Per andare al cesso, che e' un fatto privato, ci vuole da mangiare. Per riempire l'italia di merda ci vogliono i due poli che e' un fatto pubblico.
Per andare affanculo non serve nulla e ci facciamo un sacco di risate....
Chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace senza ovvie violenze e deve combatterle contro la pena di morte, la tortura, ogni altra sopraffazione fisica o morale e ogni illegalità.
Essere progressisti significa combattere l’aggressività che ci abita dentro, quella del più forte sul più debole, dell’uomo sulla donna, di chi ha potere su chi non ne ha. E prendere la parte di chi ha meno forza e meno voce.
Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso
il vostro comandamento
“Ama il consumo come te stesso”
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
voi non potete fermare il tempo
gli fate solo perdere tempo.
Qui finisce il mio tempo, ma non certo il mio elenco. Grazie.
Era meglio se fosse finito il suo tempo, invece ce lo ritroveremo ancora lì, ancorato come una cozza ad una poltrona del parlamento....
Era meglio se fosse finito il suo tempo, invece ce lo ritroveremo ancora lì, ancorato come una cozza ad una poltrona del parlamento....
sabato 6 novembre 2010
Domande irrisolte
Fonte www.beppegrillo.it
Noi e l'infinito, alcune domande sulla genesi delle cose:
E' nato prima Andreotti o la P2?
E' nato prima Berlusconi o Dell'Utri?
E' nata prima la supercazzola o Paolo Flores D'Arcais?
E' nato prima il Gran Puttaniere o le puttane?
E' nato prima il finanziamento pubblico ai giornali o Carlo De Benedetti?
E' nato prima l'inceneritore finanziato dal CIP6 o il rifiuto tossico?
E' nato prima il debito pubblico o Tremorti e Craxi?
E' nata prima l'Italia o la massoneria?
E' nata prima la mafia o l'Unità d'Italia?
E' nata prima la cassa integrazione o i profitti della Fiat?
E' nato prima Minzolini o i leccaculo?
E' nato prima Napolitano o il Lodo Alfano?
E' nato prima Veltroni o l'insostenibile leggerezza dell'essere?
E' nato prima Fini o il massacro del G8 di Genova?
E' nato prima Tronchetti o lo spionaggio della CIA in Italia?
E' nata prima la Padania o Boss(ol)i?
E' nato prima Umberto Veronesi o Homer Simpson?
Da cosa deriva chi? Di quale sostanza è la materia primigenia che ha dato origine a Brunetta, a Bondi, a Gasparri? Materia di fango, d'argilla o di sterco? E quale soffio di vita è entrato nei loro corpi immoti dallo sguardo vacuo di bove? Domande senza risposta,perse nel vento d'autunno, che nessuno raccoglierà.
giovedì 4 novembre 2010
Minatori Cile
Se fosse successo in una miniera italiana, le cose sarebbero andate così:
1° giorno: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, Bertolaso sul
posto.
2° giorno: da Bruno Vespa plastico della miniera, con barbara palombelli,
belen e Lele Mora.
3° giorno: prime... difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle
responsabilità: BERLUSCONI: colpa dei comunisti; DI PIETRO: colpa del
conflitto d'interessi; BERSANI: ... ma cosa ... è successo?? BOSSI: sono
tutti terroni, lasciateli la'; CAPEZZONE: non è una tragedia è una grande
opportunità ed è merito di questo governo e di questo premier; FINI: mio
cognato non c'entra.
4° giorno: TOTTI: dedicherò un gol a tutti i minatori.
5° giorno IL PAPA: faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono
vicini al tiavolo!!
6° giorno: cala l'audience, una finestra in Chi l'ha visto e da Barbara
d'urso che intervista i figli dei minatori: "dimmi, ti manca papà?'"
dal 7° all 30esimo giorno falliscono tutti i tentativi di Bertolaso, che
viene nominato così capo mondiale della protezione civile. Dopo un mese, i
minatori escono per fatti loro dalla miniera, scavando con le mani. Un anno
dopo, i 33 minatori, già licenziati, vengono incriminati per danneggiamento
del sito minerario. Ma è successo in Cile.... ci siamo salvati!!!
lunedì 1 novembre 2010
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