giovedì 18 novembre 2010

Elenco di risposte stronze - 2

Per la destra è bello, nonostante tutto, essere italiani.
Ah si? E' per questo che se hanno bisogno, vanno in ospedali all'estero?

Perché è un piccolo privilegio, perché a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia.
E quando si votano i tagli alla cultura, o quando crolla la casa dei gladiatori, da destri diventano sinistri?

Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l’Italia e aver fiducia negli italiani: nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi.
Mr B più che l'Italia ama le Italiane, in compenso e' solidale e generoso con le nipoti da parte di chiunque... e poi ha già pensato al futuro dei figli...


Perché per la destra sono innanzitutto generosi i militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno – e gratis – fanno volontariato per aiutare gli anziani, gli ammalati, i più deboli.


E per la destra sono solidali e quindi meritevoli di apprezzamento le tante imprese e le tante famiglie che danno lavoro agli immigrati onesti i cui figli, domani, saranno anch’essi cittadini italiani, perché la patria – da qualche tempo non è più soltanto la Terra dei Padri.

Ma oggi, nel 2010, per crescere insieme, per essere davvero unito, per sentirsi una comunità nazionale, il nostro popolo non può contare solo sulla sua proverbiale, generosa laboriosità: gli italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste. Per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri.
Ma in questi 20 anni dov'e' stato?

Per la destra lo stato deve essere efficiente, ma non invadente. Deve spendere bene il denaro pubblico, senza alimentare burocrazie e clientele.
E infatti rete4 si e' retta perchè l'ho fatta reggere io.


Per la destra è lo stato – e solo lo stato – che deve garantire che la legge è davvero uguale per tutti, che deve combattere gli abusi, il malcostume, che deve valorizzare l’esempio degli italiani migliori.
Ed ha ragione, infatti le leggi Maccanico/Cirami/Cirielli/Alfano eccetera eccetera eccetera

Per questo, ad esempio, per la destra, si dovrebbe insegnare fin da scuola ai più giovani che due magistrati come Falcone e Borsellino sono davvero degli eroi, perché sarà grazie al sacrificio loro e di tanti umili servitori dello stato che un giorno la nostra Italia sarà più pulita, più libera, più bella.
E che poi di nascosto bisogna avere un bel giardiniere eroe anche lui, almeno per 16 anni....

Perché sarà un’Italia più responsabile, più attenta al bene comune, più consapevole della necessità di garantire che chi sbaglia paga, prima o poi, e chi fa il proprio dovere viene premiato.
Ah si?

La destra sa che senza l’autorevolezza e il buon senso delle istituzioni, senza l’autorità della legge, senza una democrazia trasparente ed equilibrata nei suoi poteri, non c’è libertà, ma solo anarchia, prevalenza dell’arroganza e della furbizia, a tutto discapito dell’uguaglianza dei cittadini.
Ah si?



Per la destra l’uguaglianza dei cittadini deve essere garantita nel punto di partenza, al nord come al sud, per gli uomini come per le donne, per i figli degli imprenditori come per i figli degli impiegati e degli operai. Da questa vera uguaglianza, l’uguaglianza delle opportunità, la destra vuole costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente.
Ah si?

La destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio, viene pagato di più; un paese in cui chi studia va avanti; un paese in cui chi merita ottiene i maggiori riconoscimenti.
Quindi i parlamentari lavorano di più e meglio??????


Insomma, la destra vuole un’Italia che ha fiducia nel futuro, perché – a ben vedere – ha fiducia in se stessa. E non la dobbiamo costruire dal nulla: questa Italia migliore c’è già. Dobbiamo soltanto far sentire la sua voce, la sua voce profonda. E anche questo è il compito della destra.
Ah si?



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