venerdì 22 luglio 2011

Armi di distruzioni di elite

Fate questo semplice esperimento: digitate "armi di distruzione di
massa" (oppure l'inglese "Weapons of Mass Destruction"-WMD) su Google.
Vi verranno dati 26.300 risultati nel primo caso e 6.780.000 nel
secondo. Sotto l'acronimo WMD (8.630.000) esistono poi altre varianti
come Weapons of Mass Dysfunction (405.000) e Weapons of Mass
Distraction (288.000).
Se però digitate "armi di distruzione di elites" oppure l'equivalente
"Weapons of Elite Destruction" (WED) Google vi informa che nel web non
esiste a tutt'oggi alcuna stringa alfanumerica di questo tipo.
Siccome mi piacciono i modi spicci, metto tutti i lavoratori tra la
massa e la gang di Wall Street (banksters, amministratori delegati,
consigli di amministrazione, vertici politici e militari inclusi) tra
l'elite.
Quello che salta fuori è sorprendente: tutto il sistema mediatico si
preoccupa della salute dei lavoratori mentre nessuno si preoccupa
della salute delle elites.
I media hanno a cuore che i lavoratori stiano bene, abbiano una vita
felice e nessuno possa minare la loro salute ed il loro benessere.
Delle elites invece, della loro vita dura e afflitta da ogni tipo di
vessazione e privazione, nessuno si interessa. Non ci si arrovella per
trovare sistemi di preservarli, per proteggerli da qualche azione
scellerata che possa mettere a repentaglio la loro precaria esistenza.
Se scomparissero oggi stesso nessuno si meraviglierebbe.
Non è un messaggio subliminale. Non è una impercettibile affermazione
X annidata all'interno di un discorso Y.
E' propaganda.
Le elites vogliono stare in ottima salute e per farlo vogliono essere
autorizzate dalla massa ad agire per conto loro e nel loro interesse.
Ci stanno dicendo apertamente che il loro benessere è fuori
discussione, che non esiste minaccia alcuna alla loro esistenza.
Esiste invece una serie di pericolose minacce per la sopravvivenza
delle masse.
Al Qaeda rimane la più gettonata. E poi il fondamentalismo islamico,
i kamikaze imbottiti di tritolo, gli hezbollah…..insomma lo scontro
di civiltà è ormai in atto e le elites hanno a cuore la nostra
salute.
Questo il motivo per cui fanno a gara a difenderci, mandandoci al
fronte a combattere contro chi minaccia la nostra stessa Civiltà.
Armiamoci e partite.
Ed è altrettanto ovvio che occorre un arsenale di deterrenza per
scoraggiare tale minacciose presenze. Tutto l'apparato chimico,
tossicologico, virale, infettivo e nucleare (mi sono dimenticato
qualcosa?) è a disposizione delle elites per evitare che i cattivi
ci facciano del male. A noi lavoratori. A loro, gli speculatori, siamo
sicuri che non succederà mai nulla.
Sarà poi vero?
Facciamo due confronti tunisini: Mohammed Bouazizi e Ben Alì.
Il primo si dà fuoco per la disperazione, rimettendoci la vita ed il
secondo per la disperazione fugge con 45 milioni di euro in oro (che
rappresentano una minima parte di quanto sottratto allo Stato
tunisino, quindi a quei lavoratori).
Andiamo in Egitto: nessuno si degna di dare nome e cognome dei
manifestanti morti negli scontri. Sappiamo però benissimo a quanto
ammonta il patrimonio di Hosni Mubarak: tra i 40 ed i 70 MILIARDI di
euro. Il che lo posiziona in testa agli uomini più ricchi del pianeta.
Quindi parrebbe vero: esistono parecchi modi per ammazzare i
lavoratori mentre le elites non devono temere nulla.
Hmmm…ne siamo sicuri? Mubarak è in coma. Le proteste di piazza in
qualche modo fanno male alle elites. Anche a Ben Alì pare le cose non
vadano troppo bene: è stato spiccato un mandato di arresto
internazionale nei suoi confronti.
Forse esiste un'arma di distruzione delle elites, allora:
l'incazzatura dei lavoratori.
Teniamocelo bene a mente.
fonte http://www.appelloalpopolo.it

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